Cuffie Vs Diffusori
Questo è il dilemma, oppure no ?
Invece di effettuare un'analisi tecnica del suono, mi accingo ad effettuare un'analisi extra-sensoriale per quanto riguarda l'ascolto in cuffia e l'ascolto tramite diffusori.
Premetto che la maggior parte degli audiofili sono, credo, concordi nel ritenere l'ambiente di ascolto una delle componenti fondamentali da tenere in debita considerazione ai fini del risultato, naturalmente dal punto di vista della qualità della propria "fedele" apparecchiatura musicale.
Raggiunto l'ascolto del karma musicale appropriato, ogni audiofilo comincia a esprimere giudizi e considerazioni sui componenti del proprio impianto HI-FI, tenendo in considerazione gli effetti che l'ambiente e l'umore hanno sul suono.
Ed ecco che le frasi che vengono espresse dell'audiofilo sono: i diffusori hanno problema di basso; il suono è troppo aggressivo; è privo di corpo; ecc;
Io lascerò i commenti tecnici a chi davvero tecnico lo è, lo fa o si crede in quanto tale.
L'ascolto in cuffia (possiedo una cuffia, per il mio budget, discreta: AKG K 271 Studio) delle volte è travolgente, assordante, semplice, caldo, coinvolgente.
Mentre l'ascolto sul divano, aspettando che l'amplificatore raggiunga la temperatura giusta per dare in pasto le note ai diffusori (casse senza infamia e senza lode come le chiamo io: Chario Syntar 200) è ancora una volta legato ai volumi di ascolto e all'immancabile umore che ci accompagna nel cammino della vita.
Può sembrare scenico, freddo, possente, incantevole, possessivo, aggressivo, ecc.
La differenza che noto di più nel confronto tra cuffie e diffusori sicuramente è questa:
la cuffia può estraniarmi in modo totale dall'ambiente che mi circonda, mentre la sensazione che mi fa provare un diffusore, con manetta dell'ampli abbastanza accentuato, è quello di sentire il brivido che mi attraversa lungo la schiena che un basso caldo e accentuato mi può donare.
La morale è:
- "Papà, gli scarafaggi vivono soli o in gruppo? E se vivono in gruppo cosa fanno ?"
- "I Beatles"
Invece di effettuare un'analisi tecnica del suono, mi accingo ad effettuare un'analisi extra-sensoriale per quanto riguarda l'ascolto in cuffia e l'ascolto tramite diffusori.
Premetto che la maggior parte degli audiofili sono, credo, concordi nel ritenere l'ambiente di ascolto una delle componenti fondamentali da tenere in debita considerazione ai fini del risultato, naturalmente dal punto di vista della qualità della propria "fedele" apparecchiatura musicale.
Raggiunto l'ascolto del karma musicale appropriato, ogni audiofilo comincia a esprimere giudizi e considerazioni sui componenti del proprio impianto HI-FI, tenendo in considerazione gli effetti che l'ambiente e l'umore hanno sul suono.
Ed ecco che le frasi che vengono espresse dell'audiofilo sono: i diffusori hanno problema di basso; il suono è troppo aggressivo; è privo di corpo; ecc;
Io lascerò i commenti tecnici a chi davvero tecnico lo è, lo fa o si crede in quanto tale.
L'ascolto in cuffia (possiedo una cuffia, per il mio budget, discreta: AKG K 271 Studio) delle volte è travolgente, assordante, semplice, caldo, coinvolgente.
Mentre l'ascolto sul divano, aspettando che l'amplificatore raggiunga la temperatura giusta per dare in pasto le note ai diffusori (casse senza infamia e senza lode come le chiamo io: Chario Syntar 200) è ancora una volta legato ai volumi di ascolto e all'immancabile umore che ci accompagna nel cammino della vita.
Può sembrare scenico, freddo, possente, incantevole, possessivo, aggressivo, ecc.
La differenza che noto di più nel confronto tra cuffie e diffusori sicuramente è questa:
la cuffia può estraniarmi in modo totale dall'ambiente che mi circonda, mentre la sensazione che mi fa provare un diffusore, con manetta dell'ampli abbastanza accentuato, è quello di sentire il brivido che mi attraversa lungo la schiena che un basso caldo e accentuato mi può donare.
La morale è:
- "Papà, gli scarafaggi vivono soli o in gruppo? E se vivono in gruppo cosa fanno ?"
- "I Beatles"
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