Luzes

E' l'amico è una persona schietta come te che non fa prediche e non ti giudica fra lui e te divisa due la stessa anima però lui sa l'amico sa il gusto amaro della verità . Ma sa nasconderla e per difenderti un vero amico anche bugiardo è L'amico è qualcosa che più ce n'è meglio è è un silenzio che puo' diventare musica da cantare in coro io con te. E' l'amico è il più deciso della compagnia e ti convincerà a non arrenderti anche le volte che rincorri l'imp A ssibile ti spinge a correre ti lascia vincere perchè un amico punto e basta è. E' l'amico è uno che ha molta gelosia di te per ogni tua pazzia ne fa una malattia tanto che a volte ti vien voglia di mandarlo via però lui no l'amico no per niente al mondo io lo perderò. . Litigheremo si e lo sa lui perchè eppure il mio migliore amico è L'amico è qualcosa che più ce n'è meglio è è un silenzio che può diventare musica da cantare in coro io con te Oh Oh Oh Oh Oh Oh Oh Oh Oh Oh Oh O

Questo è il dilemma, oppure no ? Invece di effettuare un'analisi tecnica del suono, mi accingo ad effettuare un'analisi extra-sensoriale per quanto riguarda l'ascolto in cuffia e l'ascolto tramite diffusori. Premetto che la maggior parte degli audiofili sono, credo, concordi nel ritenere l'ambiente di ascolto una delle componenti fondamentali da tenere in debita considerazione ai fini del risultato, naturalmente dal punto di vista della qualità della propria "fedele" apparecchiatura musicale. Raggiunto l'ascolto del karma musicale appropriato, ogni audiofilo comincia a esprimere giudizi e considerazioni sui componenti del proprio impianto HI-FI, tenendo in considerazione gli effetti che l'ambiente e l'umore hanno sul suono. Ed ecco che le frasi che vengono espresse dell'audiofilo sono: i diffusori hanno problema di basso; il suono è troppo aggressivo; è privo di corpo; ecc; Io lascerò i commenti tecnici a chi davvero tecnico lo è, lo fa o s

Giocare : avete mai ricercato l'etimologia della parole in questione ? Io l'ho fatto: Prender parte a un gioco competitivo che si basi sulla destrezza, sulla forza, sull'abilità, sulla fortuna; prendere parte ad una lotteria, a un concorso a premi. Avere il vizio del gioco d'azzardo. Durante una fase del gioco, compiere il movimento previsto dalle regole, essere di turno nella giocata. Essere occupato in un passatempo, da solo o in compagnia di altri. Scherzare con una cosa non prendendola sul serio giocare sulle parole, con allusioni e doppi sensi. Adoperare destramente un mezzo: giocare di mano, detto di prestigiatore o, con scherz. allusione, di un ladronella tecnica, detto di un pezzo, aver gioco. Giocare una carta, posarla sul tavolo perché abbia effetto sul gioco (detto anche col senso fig. di compiere una mossa per ottenere un certo risultato). Giocare l'ultima carta, anche nel sign. fig. di fare l'estremo tentativo; nelle lotterie e nei concorsi a premio

Entrando in una casa calda e accogliente, attraversando un corridoio di emozioni per passare in un angolo del morbido salotto e trovarsi immersi in un letto divertente. E' luce che rischiara, è sole che riscalda, è l'ombra che si arresta se il cuore è in pace. E' il canto della sera, quando la luna danza tra le stelle. E' nuvola ribelle che il cielo tiene sotto controllo. E' un fiore della vita da mille varietà di colori. I miei occhi guardano nel dolce mare. Le braccia sono aperte e le mani rivolte verso il calore, sono li pronte a raccogliere carezze. E' il Cuore che le richiede. Le parole non possono bastare per parlarti della mia passione. La morale è: Tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdaraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita ... traccia dopo traccia ... nessuna è andata persa, tutte sono state vissute e tutte in un modo o nell'altro servono ad andare avanti... non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c'è nie

Sapere come agire alle emozioni non è cosa facile. Non parlo di belle emozioni, ma di emozioni che portano da uno stato piacione ad uno colorato tutto di nero di forma ellittica con un grosso grande infinito scuro buco al centro. Dipende dal nostro karma di riferimento, il nostro paracadute, la nostra mente, il nostro cuore e la nostra anima (chiamatela come volete). Le sensazioni vengono frullate irrimediabilmente dalle parole che si ascoltano, da quelle che si dicono, da quelle che non si dicono, dai sibili e gorgoglii provenienti dalla pancia, allora qualcosa è già cambiato. Il cambiamento in quanto tale provoca lo shakeramento del nostro metabolismo il quale a sua volta scatena una tendenza intrinseca a sviluppare tutte le sue potenzialità per generare energia che serve alla conservazione e arricchimento del proprio io. Questo porta ad una mutazione visibile da chi ci vuole bene, porta ad un apparente indebolimento, ansia, apatia, e quanto altro ancora proviamo in questi momenti to