“C’è una motocicletta che se ne frega delle mode, e dagli altri non ha copiato niente. E’ in giro da cent’anni. Ma non è cambiata cento volte. Ha due cilindri e un carburatore e poche valvole e pochi pezzi per restare una motocicletta, per durare nel tempo. C’è un motore che vibra e che vive, che è vero, che non divide nulla con la tecnologia spaziale. C’è ancora qualcuno che misura la leggenda in secoli e non in secondi, c’è un sistema di essere felici a 30 all’ora, c’è un modo di andare in motocicletta senza sfidare il mondo intero, ci sono spazi che vale la pena ancora di vedere al rallentatore, senza record casello-casello, senza duecentosettanta all’ora, senza spaccare una gomma in mille chilometri, c’è una motocicletta che non batterà limiti di accelerazione, che ha sconfitto tutti gli attacchi. Una motocicletta che può girare senza il nome sul serbatoio e senza essere scambiata per qualcun altro. Sono ancora in giro per il mondo e per l’Italia, quelle belle motociclette semplici