Luzes

Tratto da Motonline.com (Simone) Si può affrontare il deserto con una supersportiva? La risposta è "sì" se ci sono la passione e un pizzico di follia. Eccovi il resoconto di un'avventura unica Sono a casa, ho appena svuotato le valige, mangiato il primo piatto di spaghetti. E' davvero la fine: il viaggio è terminato e io non riesco ancora a farmene una ragione. E' forse perché sento ancora vicino il profumo della sabbia, vedo tuttora il caldo colore dell'Erg davanti ai miei occhi.Viaggiare è forse questo? Sentirsi in quel limbo tra partenza e arrivo? No… Un viaggio credo non abbia una vera e propria meta, i miei perlomeno non ce l'hanno quasi mai. Quindi un viaggio non può avere un arrivo, ma piuttosto può avere una boa, un punto dove per forza di cose bisogna voltare lo sguardo verso i propri passi e ripercorrerli. La boa è il momento dopo il quale si può solo "recuperare chilometri" verso casa, il nostro paese dove aspetta la famiglia, il la

Parlate con ognuno di noi e fatevi raccontare un giro, un aneddoto, una curva e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare, nelle risate, nel sorriso che, spontaneo, stira gli angoli del viso e distende la fronte... Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno dovesse rinunciare a questa passione e preparatevi a sentire l'urlo del silenzio, a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista o di un pilota che guarda il cielo ancorato a terra... Motociclisti.... strana, meravigliosa gente!